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Consigli e guide

Okite® e Silestone®

Resistenza e varietà del quarzo
I raffinati piani di lavoro in quarzo sono resistenti, facili da pulire e duraturi perché sono compositi di polveri impastate anziché quarzo puro. Fra i più conosciuti, ci sono Okite® e Silestone®.
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Okite® e Silestone® 4 - Doimo Cucine
Okite® e Silestone® 3 - Doimo Cucine
Okite® e Silestone® 2 - Doimo Cucine
Okite® e Silestone® 4 - Doimo Cucine
Okite® e Silestone® 3 - Doimo Cucine
Okite® e Silestone® 2 - Doimo Cucine
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Il quarzo e i suoi composti: che cosa sono?

Il quarzo è un minerale molto abbandonante in natura, elemento costituente di molte rocce ed esistente in varietà diverse. È molto duro e stabile dal punto di vista chimico e per questo inattaccabile anche dagli acidi forti, ad eccezione dell’acido fluoridrico.

Perché sia lavorabile in lastre, come necessario nel settore dell’arredo, il quarzo non è usato puro. Diviene un materiale innovativo composito, formato da polveri di quarzo naturale, in quantità fra il 90 e il 95%, resine termoindurenti per solidificare il composto e pigmenti naturali per ottenere le colorazioni desiderate ed effetti estetici particolari.

Caratteristiche del quarzo

Le lastre di compositi a base di quarzo, come Okite® e Silestone®, utilizzate in cucina sono una scelta elegante, dal sapore naturale e ricca di un’ampia gamma di colori ed effetti cromatici diversi.

Le lastre di composti di quarzo sono:

  • igieniche
  • estremamente resistenti a graffi, urti e usura
  • resistenti alle macchie perché non assorbono acqua, detergenti, olio, caffè, vino, bibite e prodotti di uso quotidiano in cucina
  • ben resistenti al calore
  • resistenti a un buon numero di agenti chimici
Okite® e Silestone® 1 - Doimo Cucine

Piani cucina in quarzo

I piani di lavoro in Okite® e Silestone® simulano perfettamente la raffinatezza del quarzo naturale, e anche delle pietre, e ne aumentano le prestazioni tecniche. Sono disponibili in numerose tinte e vari spessori, e hanno i bordi rifiniti frontalmente e lateralmente tramite levigatura e lucidatura. Sono spesso abbinati, in particolare nella zona cottura, a lastre dello stesso materiale utilizzate come alzatina o veri e propri schienali paraschizzi, impermeabili, igienici e facili da pulire.

Come pulire Okite® e Silestone®

Eventuali versamenti di liquidi o sostanze in genere vanno subito assorbite con carta da cucina per poi lavare la superficie con un panno morbido, acqua calda e un detergente liquido. Per rimuovere sostanze incrostate o appiccicose o macchie di grasso, unto o vernici a base di acqua, raschiare delicatamente il residuo con una spatola in plastica non affilata e passare con una spugnetta non abrasiva e un detergente cremoso. Sciacquare bene con acqua calda e asciugare la superficie con un panno pulito.

Sui piani di lavoro o su altri elementi in Okite® e Silestone® è bene utilizzare sempre:

  • sottopentola per oggetti caldi come pentole, caffettiere, ferri da stiro ecc.
  • isolamenti per eventuali forni o altri elettrodomestici in appoggio per non surriscaldare la superficie del piano e col tempo creare rotture o alterarne il colore
  • taglieri per la preparazione dei cibi perché le lame potrebbero causare micro graffi, spazio di ristagno di germi e sporco anche se non visibili

Evitare l’uso di:

  • candeggina
  • prodotti alcalini
  • solventi per vernici
  • soda caustica
  • acido fluoridrico
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